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CorriereFiorentino.it - 16 Febbraio 2012

La letteratura? In Chianti
Oltre 350 giurati popolari hanno cominciato a valutare i finalisti della 25esima edizione di questo appuntamento con la letteratura

Il popolo dei lettori è la vera forza del Premio Letterario Chianti. Oltre 350 giurati popolari hanno cominciato a valutare i finalisti della 25esima edizione di questo appuntamento con la letteratura. Andrea Molesini, Cosimo Calamini, Benedetta Cibrario, Paolo De Luca e Barbara Garlaschelli sono gli scrittori che la giuria tecnica, presieduta da Giuseppe Panella, ha selezionato tra i circa cinquanta nomi presenti nella lista delle partecipazioni. Ognuno di essi gareggia con una pubblicazione del 2011.

Nato dall’idea di Paolo Codazzi, il premio è riuscito negli anni a coinvolgere nove Comuni della provincia fiorentina e senese del Chianti. Come ogni anno i cinque autori finalisti verranno presentati da metà febbraio a metà aprile al pubblico dei lettori, che giudicherà i loro lavori in base a gusti personali e pochi criteri commerciali. Ed è forse per questo motivo che il Premio Letterario Chianti può essere definito come «un premio lontano dalle logiche di un sistema editoriale oramai malato di marketing», come ha spiegato Codazzi. Il 19 maggio prossimo avverrà la cerimonia di premiazione del vincitore ma prima di quella data ogni autore sarà impegnato con i giurati in un incontro ricco di stimoli e domande. «Difficilmente la giuria dei lettori, che ha già ricevuto e letto il libro, si è lasciata scappare l’occasione per interrogare l’autore» spiega l’ideatore del Premio Chianti.

Si comincerà con Andrea Molesini e il suo “Non tutti i bastardi sono di Vienna” (Sellerio) sabato prossimo al Teatro della Filarmonica Giuseppe Verdi di San Donato in Poggio; sarà poi la volta di Benedetta Cibrario, che il 3 marzo, alla Fattoria Castello di Verrazzano a Greve in Chianti, presenterà “Sotto cieli non curanti” (Feltrinelli); a seguire il fiorentino Cosimo Calamini con “Le querce non fanno i limoni” (Garzanti), alla Casa del Popolo dell’Impruneta (24 marzo); Paolo De Luca con “Cielo e terra” (Pironti) il 14 aprile al Teatro Comunale di Castelnuovo Berardenga e, ultima solo in calendario, Barbara Garlaschelli con “Non ti voglio vicino” (Frassinelli) il 28 aprile al Teatro Niccolini di San Casciano. Sarà come sempre un’avvincente avventura letteraria, in cui gli autori non dovranno solo dimostrare di aver saputo creare delle narrazioni di qualità ma anche di saper rispondere alle curiosità e alle critiche che gli attenti lettori porranno durante gli incontri. Non sarà facile ma qualcuno ne uscirà vincitore. Per gli altri la soddisfazione di aver visitato dei luoghi incantevoli e aver sentito il calore di persone interessate al proprio lavoro, di questi tempi già importante vittoria letteraria.

Gabriele Ametrano
16 febbraio 2012

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