STAZIONE DI POSTA Nº9/10 · APRILE 1986 Stazione di Posta anno terzo. Ospiti che ritornano (Maccari, Gerola, Pieri, Cremaschi, Nesti, Musa, etc.); ospitiche per la prima volta si fermano alla Nostra stazione (Civitareale, Cane, De Luca, Giancane, etc.). Altri, naturalmente, aspettano di “salire” alla prossima fermata. Forse il senso della poesia sta proprio qui, nell’incrocio dei sensi – comuni, privati, scomunicati, unici, plurimi, poli (s) ed altro ancora. La gentile ironia, non priva di accoramento, marca – sulla pagina – arrivederci Ed addii, accoglienze e doglianze mentre il postiglione allarga le carte nel Tavolo.
	Paolo Codazzi L’ateniese   Pag.   1   Mino Maccari e Roberto Linzalone Poi/sia   Pag.   3   Gino Geròla La poesia, l’uomo, la comunità (e il potere)   Pag.   4   Marzio Pieri Così parlò Zarathustra   Pag.   6   Gilda Musa Un giro d’istruzione   Pag.   7   Pietro Civitareale Una metafisica concreta   Pag.   9   Domenico Cara Emissione di senso   Pag.   13   Guerino Levita Con Ignazio Buttitta   Pag.   16   Ubaldo Bardi Un teatro per bibliografi   Pag.   19   Enzo Panareo La rapina   Pag.   21   Mario Materassi I balconi   Pag.   26	Inisero Cremaschi Candidarsi al Nobel   Pag.   26   Mauro Muniz La paga   Pag.   27   Giorgio Fontanelli Due poesie sul senso della poesia   Pag.   32   Roberto Linzalone Reo confesso   Pag.   33   Franco Manescalchi Poesia in circuito (corto?)   Pag.   35   Walter Nesti, Marco Giovannoni e Paolo Carnevali Lettere al Direttore   Pag.   36   Walter Nesti Dittico impertinente   Pag.   37   Franco Manescalchi Uomini e cani   Pag.   39   Liana De Luca Ursula K. Le Guin e la fantascienza al femminile   Pag.   41   Daniele Giancane L’editoria in Puglia: parole per un contradditorio   Pag.   45   Rosa Berti Sabbieti Un volto dell’Umbria: Gubbio   Pag.   47