STAZIONE DI POSTA Nº32/35 · GIUGNO 1990 Iridate mappe poetiche: marchesati, contee, baronie, negli sgargianti Cromatismi dei recensori/agrimensori. Nostalgia delle mappe fisiche, con le pianure, i rilievi dove solo le aquile volteggiano. I fiumi con i loro certi affluenti. E importante: ben visibile l’indicazione in scala.
	Paolo Codazzi Rimangiandosi alcune scelte   Pag.   1   Marco Marchi Ungaretti venti anni dopo   Pag.   3   Ubaldo Bardi La casa di Bernarda Alba di F. G. Lorca   Pag.   7   Giancarlo Montanari Una città fra poesia ed economia: Modena   Pag.   12   Daniela Cavoli Roma e…domani?   Pag.   15   Paolo Codazzi Com’io fui di natura buona scimmia   Pag.   20   Michele Miniello L’uomo sulla spalla   Pag.   25   Domenico Cara Retrospettiva di girini nella corrente   Pag.   29   Angelo Australi L’ombra del cielo   Pag.   32   Pietro Civitareale Fantaburocrazia (ma non troppo)   Pag.   35   Anna Ventura Lo specchio vuoto   Pag.   37   Leandro Piantini Fausto   Pag.   38   Sergio Ciulli Canzonette   Pag.   41	Liana De Luca Cani nel prato   Pag.   42   Massimo Scrignoli Dichiarati diavoli bianchi   Pag.   43   Giovanna Vizzari Delaware Ave. n. 97   Pag.   45   Martha Canfield Hradcany   Pag.   46   Lucia Boni Mia nonna, Elena di Bombe   Pag.   47   Alberta Bigagli Forti e chiare voci sommerse   Pag.   53   Mario Carradori (Corrado Miraira) Inediti ottocenteschi   Pag.   58   Luciano Giuseppe Volino Voci da un sillabario   Pag.   59   Franco Manescalchi Gli oggetti del Fanciullino e alcuni caratteri della poesia novecentesca   Pag.   61   Francesco Morrone Origini e sviluppo della Lauda   Pag.   70   Giovanna Vizzari Letteratura nella storia di Giuliano Manacorda   Pag.   75   Alberta Bigagli Il fumo degli anni di P. Civitareale   Pag.   75